L’Occhio Bionico non è più fantascienza

L’Università del Michigan restituisce la vista a chi l’ha perduta irrimediabilmente. Non ci sono santoni con poteri taumaturgici, semplicemente si sono portati finalmente a frutto decenni di studi: L’Occhio Bionico è ormai una realtà.

Vent’anni di sperimentazioni hanno portato al primo Occhio Bionico. Diversi pazienti ne hanno potuto provare i benefici riacquistando la vista. Il primo esemplare è stato impiantato in un essere umano, l’operazione è avvenuta nel Kellog Eye Center. Il termine tecnico è Argus Retinal Prosthesis System. Il mese prossimo si conteranno già cinque interventi di questo tipo.

Si tratta di una telecamera i cui dati vengono convertiti in input elettrici trasmessi in wireless a degli elettrodi collegati sulla retina. Quest’ultima trasmetterà i dati al cervello tramite il nervo ottico. Per adesso si tratta di curare la retinite pigmentosa, dando ai pazienti la possibilità di vedere “solo” ombre e forme; siamo solo agli inizi di un percorso che ci auguriamo porti a risultati sempre più ampi. Non basta l’operazione di impianto; i pazienti dovranno seguire anche un training di almeno tre mesi, per riuscire a gestire la nuova capacità acquisita.

I risultati, a detta degli stessi pazienti, sono eccellenti, citiamo la testimonianza di Linda Schulte, emblematica di quanto sia importante questa nuova tecnologia, per quanto ancora “incompleta”:

«Desidero disperatamente di riuscire a vedere i miei nipoti … Non sarò in grado di distinguere i loro volti, ma potrò vedere oggetti, vedere delle figure, vedere i miei nipoti che corrono nel giardino. Anche soltanto questo significa molto per me».

Fonte: you-ng.it

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