
Hordur Torfason, il cantante e attore islandese che ha organizzato i giorni delle rivolte in Islanda, ha rilasciato un’intervista sulla vicenda che ha visto l’Islanda come “nemica delle banche“, ribellatasi a un sistema bancario che dava i profitti ai privati e i debiti ai cittadini, rovesciando il Governo e annullando, con forza, il debito pubblico.
Quello che è successo in Islanda mette in imbarazzo politici, che sono le pedine dei gruppi bancari, e fa paura all’economia globale. Censurare il referendum islandese e non farlo conoscere alla massa occidentale è stato l’ordine numero uno delle grandi banche.
La vicenda è circolata molto nel web, ma poco tra la stampa ufficiale, salvo per le testate giornalistiche di carattere finanziario, che hanno ridimensionato molto la questione.
Ecco l’intervista (non integrale) del cantante-attore Hordur Torfason, che ha dichiarato:
Stavo vivendo in uno dei paesi più ricchi del mondo, ma dove sta questa ricchezza?
Tutti stavano chiedendo denaro in prestito. Questa non è ricchezza, è una catena!
E’ come un ladro che ti ruba tutto e poi ti manda pure il conto.
Fonte: youtube.com
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