E-reader, detto anche “libro digitale”, successo indiscusso

C’è chi proprio non li sopporta e chi non riesce più a vivere senza. L’immensa e variegata comunità dei lettori è divisa radicalmente sui lettori e-book.

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Quella dei libri elettronici è senza dubbio una rivoluzione a tutti gli effetti: non solo perché fa sparire il supporto cartaceo (con tutte le conseguenze e le polemiche del caso), ma anche perché gli editori sono stati costretti a modificare il mercato, vendendo gli ebook a prezzi competitivi ma adattando anche i prezzi dei libri di carta che rischiano di subire pesantemente il contraccolpo dell’innovazione tecnologica.

Comunque la si pensi in proposito, i libri di carta continuano a vendere, mentre il fenomeno ebook ha diffuso ulteriormente la passione della lettura in tutto il mondo, il che è senza dubbio una cosa molto positiva. Ciò detto, sono tanti gli e-reader che si trovano in commercio, di varie marche e a varie fasce di prezzo. Uno dei primi e più famosi è senz’altro il Kindle, dispositivo da cui per larga misura è dipeso il successo commerciale di Amazon. Kindle è un po’ quello che il Sony Walkman era per i mangiacassette portatili negli anni ’80, tanto che alcuni ne utilizzano il nome proprio per identificare l’intera categoria.

libro-digitale_Kindle-Paperwhite-10Dal 2009 (data di lancio del primo Kindle) a oggi si sono moltiplicate le versioni del lettore e-book, che è diventato sempre più maneggevole, comodo e “connesso”. Si è arrivati così al nuovo Kindle Paperwhite, versione riveduta e corretta del primo Paperwhite. Esteticamente è molto simile al predecessore: stessa grandezza (16,9 cm x 11,68 cm x 0,91 cm, come un piccolo volume), anche dello schermo, sempre da 6 pollici. Pure il nuovo Paperwhite è rivestito di un materiale gommoso piacevole al tatto, ed è sottile quanto basta. Uguale anche il peso, fra i 206 e i 215 grammi, a seconda che sia solo Wi-fi o Wi-fi + 3G. Sono infatti disponibili due versioni: quella con la connettività Wi-fi, che costa 129 euro, e quella che ha anche il 3G gratuito, disponibile su Amazon.it a 189 euro. La “stranezza” è che la generazione precedente di Kindle Paperwhite 3G costa solo dieci euro di meno, cioè 179 euro.

Caratteristiche migliorate

Se il prezzo è rimasto lo stesso, ci sono alcune differenze che sono degne di nota. Prima di tutto, la caratteristica più importante del Paperwhite, e cioè l’illuminazione, è stata migliorata. Per non stancare gli occhi, il Kindle ha una retroilluminazione che non colpisce direttamente il lettore, ma che sfrutta dei fasci di luce laterali, che si irradiano sulla superficie del dispositivo trasversalmente.

Nella prima versione questi fasci di luce, soprattutto in una stanza buia, risaltavano in maniera abbastanza netta, incidendo sulla qualità del contrasto e causando alla lunga l’affaticamento degli occhi. Il nuovo Paperwhite ha una luce più uniforme e un contrasto migliorato, per cui anche se si legge in un luogo completamente buio, non ci si stanca (è comunque consigliabile utilizzare il Kindle in una stanza anche solo minimamente illuminata). Altra modifica importante è nel processore, del 25 per cento più potente del Paperwhite precedente, che velocizza il dispositivo. Il touch è leggermente più reattivo, ma la vera novità è nell’interfaccia: ora è infatti possibile “sfogliare” le pagine senza perdere il segno, proprio come si fa spesso con un libro cartaceo per rileggere alcuni punti interessanti o per consultare una mappa all’interno del volume. Non solo, perché il nuovo Paperwhite permette anche di salvare con grande semplicità diversi segnalibri.

libro-digitale_Kindle-Paperwhite-2Ecco quindi che l’e-reader fa un passo ulteriore per assomigliare al cartaceo. Utilizzando come accessorio le diverse custodie che si trovano in commercio, il Paperwhite si può “aprire” proprio come si farebbe per un libro. Ma la verità è che l’interfaccia, nonostante lo schermo touch e le tante migliorie, resta macchinosa e poco intuitiva, e che sfogliare un volume di carta dà altre sensazioni. Senza considerare un limite tecnico non da poco conto: se da una parte una grande comodità di Kindle è che l’intensità della luce e la grandezza del carattere si possono modificare a proprio piacimento, dall’altra manca un riferimento che per chi legge è un’unità di misura precisa e intoccabile: i numeri delle pagine, che sull’e-reader vengono sostituiti dalla percentuale di completamento. Ed è intuibile che molti non amano dire, invece che “sto a pag. 100”, “sono al 25%”. Non si tratta di una questione di dialettica, ma di abitudine. Senza considerare la questione dell’odore: per molti l’aroma della carta è un qualcosa di non negoziabile, nemmeno se ogni giorno Amazon mette a disposizione 3 o più titoli a meno di due euro in “offerta lampo”. Insomma, il nuovo Paperwhite è senza dubbio uno dei migliori e-reader in circolazione, sicuramente il migliore mai prodotto finora da Amazon (anche se il classico Kindle, ora disponibile a 59 euro, senza schermo touch e retroilluminazione ma molto leggero e sottile, rimane sempre un’ottima alternativa). Ma la premessa è chiara: leggere un libro è una cosa, leggere un e-book è un’altra.

Prendiamo il nuovo Kindle Paperwhite: è più economico, più comodo di un libro classico, e l’inchiostro elettronico, il cosiddetto “e-ink”, fa decisamente il suo lavoro, trasformando uno schermo se non in carta, sicuramente in un supporto ugualmente fruibile. Senza considerare che è anche “social”: è possibile evidenziare delle frasi e condividerle in rete su Facebook o Twitter, si può immediatamente cercare il significato di un parola e scrivere la propria recensione che viene subito pubblicata su Amazon. Si può acquistare in pochissimi passaggi un nuovo libro da un catalogo immenso e cominciare a leggerlo nel giro di trenta secondi. Si può leggere anche al buio. La batteria dura parecchio (Amazon, esagerando un po’, dice due mesi con il Wi-fi staccato), e si possono salvare diverse centinaia di libri (se non migliaia) su un solo dispositivo, e portarseli tutti sempre dietro con sé. Amazon offre anche un sistema di “cloud” gratuito, il che vuol dire che inserendo semplicemente i propri username e password si può ricominciare a leggere dal punto in cui si era lasciato da qualsiasi dispositivo, anche smartphone e tablet, scaricando l’app “Amazon Kindle”. Ma c’è un unico problema, insolubile: un lettore e-book non è un libro, e non lo sarà mai. Gli scettici sono comunque invitati a provarlo, perché l’effetto potrebbe essere piacevolmente sorprendente, ma siano consapevoli che la differenza esiste. E non credano a chi afferma il contrario.

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